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Davvero conviene guardare sempre l’orto del vicino?



DB il tesoro nascosto e sottovalutato delle imprese…

Ogni attività imprenditoriale custodisce un proprio tesoro più o meno inconsapevolmente. Moltissime aziende infatti sottovalutano, in maniera quasi incredibile il potenziale dei loro stessi clienti, incentrando le loro energie economiche e di investimenti pubblicitari molto più sui possibili che sugli attuali clienti. Insomma guardano sempre l’orto del vicino, tralasciando di innaffiare e concimare il proprio.

Ti stai chiedendo in che senso, vero?
O magari, stai pensando tra te e te che tu i tuoi clienti li hai sempre curati e valorizzati, quando vengono nel tuo negozio, giusto?

Si, siamo sicurissimi che quando il cliente entra nel tuo negozio o nella tua azienda sia trattato come un re, coccolato, gratificato, consigliato e si senta come a casa sua…
Ma sei altrettanto sicuro di fare le stesse azioni anche attraverso i canali digitali che ti rappresentano (il tuo sito internet, il tuo account Google My Business, la tua pagina Facebook, Instragram, Youtube, ecc.)?
Forse sarebbe il caso che ti ponessi qualche altra domanda, tipo:
“Quanto tempo, tutti i giorni, il mio cliente passa dentro il mio negozio fisico e quanto potrebbe passarne nel negozio virtuale attraverso la mia presenza su tutte quelle piattaforme di cui abbiamo parlato prima?”
“Quanto tempo, giornalmente, il mio cliente passa nella mia via, strada o piazza e quanto sui Social o sul Web in generale?”
Se ti sei posto tutte queste domande o se semplicemente ti abbiamo stimolato ad alcune riflessioni, forse è il caso che continui a leggere…

Facciamo un esempio pratico di un’azienda che sia in attività da 10 anni e che in questo decennio abbia visto passare all’interno del proprio negozio migliaia e migliaia di utenti, siano essi diventati clienti oppure dei potenziali tali e che non abbia di questo flusso enorme di persone, acquisito nessun dato, quanto potrebbe pagare oggi in termini di mancata opportunità il non aver considerato questo aspetto? Quante azioni di marketing strategico avrebbe potuto fare su questo altissimo numero di consumers, alla luce della situazione che stiamo vivendo, direttamente dal proprio smartphone?
Eppure tutti abbiamo sentito parlare di Big Data e tutti che ci piaccia o no “regaliamo” i nostri dati a migliaia di aziende; chissà come mai e chissà perché queste Società si adoperano tanto per avere questi dati e le nostre preferenze, se tanto non servono?
Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi, durante le nostre Consulenze Aziendali, ci ritroviamo a verificare con nostra incredulità come in pochissimi siano consapevoli del valore di questi flussi di persone che nel tempo sono venuti in contatto con le loro realtà aziendali. Infatti, a tutt’oggi, quelle aziende che costruiscono un database profilato sono veramente poche; la maggior parte delle attività non ha mai tenuto in considerazione la possibilità di registrare i dati di questi clienti per creare un proprio archivio da “sfruttare”, con azioni di database marketing, ogni qualvolta ci sia una comunicazione da fare o semplicemente per comunicare e fidelizzare il proprio parco clienti. Per non parlare poi di azioni strategiche di marketing mirato (preferences list). Dalla nostra ventennale esperienza nel mondo del web marketing ci dispiace dover constatare che sono davvero poche le aziende che sfruttano il DB per fare azioni di remarketing sui clienti che hanno già acquistato un loro prodotto o servizio. Tuttavia basti pensare a quante volte, stimolati da messaggi altamente targettizzati, di Amazon o eBay ci siamo ritrovati a fare nuovi acquisti, non previsti. Tutto “grasso che cola”, per chi da anni sfrutta queste strategie a discapito dei negozi di prossimità che pensano ancora di poterne fare a meno.
Qual è quindi il suggerimento che Setupgrade vuole dare oggi a tutti quegli imprenditori che stanno leggendo quest’articolo? Certamente di creare una propria banca dati e far in modo che questi contatti siano sempre tenuti “caldi”.
Non basta infatti avere un database, bisogna alimentarlo tutti i giorni e fidelizzarlo, bisogna insomma prendersi cura dei propri clienti stargli vicino, farli sentire sempre apprezzati esattamente come se li avessi fisicamente davanti al tuo bancone o alla tua scrivania; altrimenti se non lo farai tu, lo faranno i tuoi concorrenti e magari tra questi competitors potrebbero esserci proprio le piattaforme digitali, quelle dove anche tu, almeno una volta, hai comprato “tradendo” per un solo istante (sia ben chiaro) il tuo negozio di fiducia…
Vale la pena rischiare dopo tanto sacrificio di lasciare spazio a chi magari con delle semplici azioni di marketing potrebbe godere dei tuoi sacrifici?

Pensaci e datti una risposta…

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