Dominio?
Facile a dirsi ma sempre meno a farsi…
La scelta del nome a dominio (www.tuonome.it) per un’attività imprenditoriale sembra essere quanto di più semplice ed immediato possibile. Purtroppo non è sempre così o per lo meno ogni giorno diventa sempre più complesso dato il numero enorme di domini registrati e la richiesta sempre maggiore di visibilità digitale da parte delle aziende. Infatti, nell’immaginario collettivo sembra scontato scegliere il nome del dominio in relazione al nome della propria azienda o attività; peccato che a volte si incappi in alcuni imprevisti, come ad esempio il fatto che il dominio sia già stato registrato da qualcun altro o magari che lo stesso dominio risulti registrato con altre estensioni tipo: .com/.net/.eu/ecc. spingendo alla riflessione che indiscutibilmente si potrebbe creare confusione nel consumatore e nel mercato rispetto a due attività che con lo stesso dominio hanno matrici commerciali diverse o peggio ancora la stessa.
Purtroppo, tante volte abbiamo visto la faccia, dapprima sorpresa e subito dopo indispettita di clienti nello scoprire il “ratto” del dominio agognato.
A quel punto si è pervasi da una sensazione di delusione, quasi di frustrazione, come se qualcuno ti avesse rubato sotto gli occhi l’insegna del tuo negozio e l’avesse portata via fischiettando allegramente sul marciapiede opposto di fronte a te e avesse aperto un negozio con il tuo stesso nome.
Fa rosicare vero?
Ed è allora, che comincia il “toto dominio” con le più svariate tipologie di tentativi; mettiamo prima il nome e poi la tipologia di attività oppure prima la tipologia di attività e poi il nome o ancora separiamo le due parole con un trattino, aggiungiamo la città al nome dell’azienda, inseriamo srl, sas, snc, ecc. ecc. tutti funambolici tentativi per trovare la tanto auspicata chiave di volta.
Che fare quindi per prevenire questa spiacevole situazione?
Ecco alcuni consigli utili ad un buon compromesso.
- E’ chiaro che l’ideale sarebbe sempre quello di trovare il dominio con il nome della propria attività libero ma anche lì bisogna fare un ragionamento a lungo termine. Se hai la fortuna di trovare il tuo nome a dominio ancora libero, verifica prima se le altre estensioni tipo il .com sono libere e se così, ti consigliamo di registrare anche quello (e gli altri più appetibili), non vorresti mai che un altro registri il tuo stesso nome a dominio, seppur con un’altra estensione, creando confusione nel mercato, giusto?
E’ bene prevedere che un domani il tuo brand potrebbe diventare un riferimento nel settore, oppure potrebbe suscitare le invidie di qualche tuo competitor, perché lasciare possibilità a future beghe? - Tieni presente che il .it rappresenta l’estensione del tuo paese di appartenenza, garantisce e tranquillizza in qualche modo il consumatore, sarà infatti la naturale estensione con cui gli utenti del nostro Paese cercheranno sul web il tuo sito internet.
- Scegli un nome breve, semplice da scrivere, da pronunciare, dettare e da ricordare, che allo stesso tempo parli di te e/o della tua azienda.
- Evita che nel dominio ci siano due consonanti o vocali uguali e attigue (es. www.illontanolago.it o www.casaallago.it) dovrai ogni singola volta che lo detterai a qualcuno, ricordare che si scrive con due L o nel secondo caso con due A; grande spreco di tempo e rischio di mandare il nostro potenziale cliente da un’altra parte o peggio ancora di fargli trovare una pagina “vuota”, con la faccina triste 🙁 e la scritta: “Impossibile raggiungere il sito”.
- Evita assolutamente trattini nel nome a dominio (il famoso segno meno -), immagina di doverlo specificare ogni qual volta dovrai dettarlo o peggio ancora quando dovrai comunicare le tue email aziendali telefonicamente.
Pensa al rischio di errori di digitazione. - Valuta bene se inserire caratteri numerici nel dominio, considera che qualcuno potrebbe scriverlo a lettere o sbagliare qualche numero.
- Intesta o accertati che il dominio sia sempre intestato al reale proprietario (è frequente scoprire che il dominio sia intestato al web master o alla web agency che ha realizzato il sito, con tutti gli ovvi annessi e connessi), sia esso persona fisica o giuridica e controlla periodicamente i dati di registrazione sul whois, al fine di essere certo della veridicità degli stessi; spesso molte aziende cambiano ad esempio la forma societaria (da s.r.l. a s.a.s.) o la sede legale, dimenticando di fare le dovute modifiche anche ai dati relativi al dominio.
- Segna la data di scadenza del dominio, anche se di solito arriva un’e-mail di avviso, potrebbe distrattamente essere cestinata o finire nella posta indesiderata.
- Tieni in considerazione le nuove estensioni che forniscono immediatamente al visitatore una chiara indicazione sul tipo di sito che troveranno (tipo: .shop oppure .auto o ancora .consulting)
A volte, ci piace dire che forse prima di concentrarsi sul brand naming dell’azienda sarebbe più opportuno verificarne la possibilità di registrarne il nome a dominio. Oggi purtroppo, il mercato dei domini è diventato un vero e proprio business, esistono società che speculano sulla proprietà degli stessi, proponendo la cessione del dominio di interesse a prezzi allucinanti (si parla anche di migliaia di euro o dollari). Pensiamo a quanto sia importante oggi una presenza aziendale sui canali digitali e che danno di immagine ne potrebbe derivare se il tuo nome fosse già stato registrato e non si avessero alternative valide.
Anni fa facevamo un esempio emblematico di questa situazione, mostrando come una notissima azienda di moda avesse lasciato alla mercé del primo avventore di turno il proprio dominio con l’estensione italiana e che lo stesso fosse stato registrato da una ditta italiana che si occupava di DIstribuzione ORganizzata…
Hai già capito di quale grossissimo brand dell’alta moda stiamo parlando? Ebbene adesso prova ad immaginare per un attimo la scena di un consumatore che scrivendo www.d…it avesse visto comparire sul proprio monitor un bel autoarticolato che tipo di percezione e di stupore avrebbe avuto e quale delusione avrebbe provato nel non trovare ciò che si aspettava!
Un bel danno d’immagine per la nota casa di moda francese, non trovi?
Sembra una storia inventata ma tutto ciò è successo e succede anche ai “BIG” (sempre meno fortunatamente).
Non ci credi, vuoi alcuni esempi?
Ok, ti stupiremo, vedrai 👨💻
Altra famosissima storia simile è quella relativa al dominio www.barbie.it appartenente alla famosa azienda di giocattoli MATTEL, leggi qui la storia.
Questa fortunatamente risolta a favore del ricorrente, ma alcuni procedimenti legali rimangono ancora irrisolti, come quello in cui Dolce e Gabbana si sono trovati coinvolti relativamente al dominio www.dolcegabbanaboutique.com (dominio ad oggi ancora controverso)
Si, hai capito bene, anche loro… ti sembra assurdo? Leggi qui
Perchè ancora non sai di Amazon, il colosso di Jeff Bezos
Per non parlare del BIG dei BIG, ebbene si, perfino lui, Google 😮
Meglio fare tesoro delle esperienze altrui e prevenire, che è sempre meglio che curare 😉
Questi sono alcuni consigli che unitamente ad una buona strategia di web marketing metteranno in moto la tua azienda verso un percorso, ti auguriamo, di crescita e di costanti successi.